“Confermo la mia solidale adesione alla manifestazione che si terrà martedì 24 marzo 2015 alle ore 17, che vedrà radunarsi a Roma, in piazza S. Apostoli e contemporaneamente dinanzi alle prefetture delle altre città italiane, per chiedere al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di vigilare personalmente affinché le istituzioni competenti accelerino il percorso verso l’approvazione del reato di “omicidio stradale”. E’ la dichiarazione di Barbara La Rosa, da sempre impegnata per dare giustizia alle vittime.
L’iniziativa, organizzata dalla moglie di una delle troppe vittime della strada, Marina Fontana Cona e da suo cugino Armando Melodia, alla quale hanno aderito i familiari e le associazioni da tutta Italia, nasce in modo spontaneo e fa’ seguito alla recente pronuncia della Cassazione, che ha proceduto ad annullare la condanna a 21 anni (comminata in primo grado e confermata in secondo grado di giudizio) nei confronti di Ilir Beti, l’uomo che nell’agosto del 2011 ha ucciso quattro ragazzi francesi guidando volontariamente contromano in stato di ubriachezza.
“Grande è stata la delusione causata dalla sentenza della Suprema Corte, e ancor più grande l’amarezza dinanzi alla decisione della Commissione Bilancio del Senato di bocciare il comma sull’introduzione dell’omicidio stradale nel Codice della Strada, di cui si è fatto promotore il nostro segretario Riccardo Nencini, Vice Ministro ai Trasporti. La nostra speranza è che la nuova formulazione presentata e sostenuta dal Governo possa essere esaminata al più presto” – ha proseguito La Rosa.
I partecipanti al raduno potranno portare un cartello o un semplice fiore e, laddove possibile, renderanno omaggio alle vittime suonando il “Silenzio” in loro memoria. “Ciò che chiediamo è una data certa per l’istituzione del reato di omicidio stradale” conclude La Rosa”.
Con la manifestazione nasce per chiedere al Premier Matteo Renzi di tener fede all’impegno da lui stesso preso al momento dell’insediamento del suo governo, intervenendo personalmente per sbloccare l’iter procedurale che impedisce al Parlamento l’approvazione del reato di omicidio stradale: è necessario porre fine quanto prima ad una situazione di impunità non più accettabile. La sofferenza dignitosa dei familiari delle vittime merita una risposta immediata.
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